Chi sono

Volevo fare l’editor e, vivaddio, ora lo faccio. 

Il mio percorso formativo sembra uscito dal “manuale del perfetto redattore editoriale”: diploma di liceo classico, laurea in lettere classiche e poi un lavoro come correttrice di bozze per Laterza. Dopo alcune esperienze in altre piccole case editrici della mia terra, la Puglia, sono diventata un’insegnante a tempo pieno. 

Desideravo “aggiustare libri” e contribuire alla loro pubblicazione quando la parola editor non si era ancora diffusa in Italia; quando si parlava di correzione di bozze a due voci, e rigorosamente su supporto cartaceo, e di lavori di redazione. Ma all’epoca essere freelance non era così semplice come oggi e la vita – con la famiglia e l’insegnamento – mi ha travolto e distolto dal proposito originario. Almeno fino a qualche tempo fa. 

Ho amato, e amo, insegnare agli adulti – e da questo si capisce che sono molto paziente – ma la scuola mi è sempre stata un po’ stretta e alla fine, sì, il sogno di lavorare come redattrice non è mai del tutto scomparso.

 
Antonella Albano

“Le storie sono fra tutte le cose le più selvagge. Le storie inseguono, predano e mordono.”

Patrick Ness

 

Appartengo a una generazione pre-Internet – diciamo che il mio primo computer l’ho toccato dopo la laurea – eppure dal mio timido ingresso sul web, una decina d’anni fa, è scaturita un’intensa attività di riflessione e scrittura. Insomma, la mia mente è patologicamente iperattiva e ho scritto recensioni per Diario di Pensieri Persi, commenti a serie televisive per The Vampire Diaries e Urban-Fantasy.it, articoli per Ol3media e revisionato un bel po’ di traduzioni dall’inglese su Babelcube

Nel frattempo, ho anche trovato il tempo per scrivere: un saggio (un altro è in arrivo) e due romanzi (e altri due sono già pronti). Sono stata corretta molto e da persone diverse, ho sperimentato le ansie e le (poche) gioie dello scrittore emergente, e questo mi ha resa consapevole di come ci si sente “dall’altra parte della barricata”, quando si viene editati. 

Insomma, tutto questo rimuginare sulle storie mi ha “costretto” a capire quando un meccanismo narrativo funziona o no, quando un personaggio ha bisogno di più o meno carburante, quando la ripresa è troppo lenta. Per affinare la tecnica, poi, ho seguito il laboratorio – nove mesi, praticamente un parto – di editing Apnea, tenuto da Francesca de Lena e con lezioni di Giulio Mozzi. 

Se vuoi leggere il mio curriculum completo, e senza fronzoli, lo trovi su LinkedIn.